Maggio, il mese del Rosario: CHE COS’È E COME SI RECITA

Il Rosario (dal latino rosarium, cioè rosaio, una ghirlanda di rose
offerta alla Madonna) è la preghiera che si recita utilizzando una
catenina detta “corona”, formata da 50 grani piccoli, divisi in cinque
decine, separate da un grano grosso: i grani servono a tenere il
conto delle preghiere che si recitano, la loro grandezza o colore, il
tipo di preghiera. Su ogni decina di grani si medita un mistero,
cioè un momento significativo della vita di Gesù. I misteri del Rosario
sono in totale venti; in base al giorno della settimana, si mediterà
su uno dei quattro gruppi di misteri: gaudiosi, il lunedì e sabato
(Annunciazione, Visita di Maria a Elisabetta, Nascita di Gesù,
Presentazione di Gesù al tempio, Ritrovamento di Gesù nel tempio);
dolorosi, il martedì e venerdì (Agonia di Gesù nell’orto degli
ulivi, Flagellazione, L’incoronazione di spine, Gesù è caricato sulla
Croce, Crocifissione e morte di Gesù);
gloriosi, il mercoledì e domenica
(Risurrezione, Ascensione, Pentecoste,
Assunzione di Maria, Incoronazione
di Maria); luminosi, introdotti da Giovanni
Paolo II, il giovedì (Battesimo di
Gesù, Nozze di Cana, Annuncio del regno
di Dio, Trasfigurazione, Istituzione
dell’Eucaristia). La recita del Rosario
inizia con il segno della Croce e
l’invocazione “O Dio, vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto
”. Poi, tenendo in mano la Croce, si recita il Credo, e si passa quindi al primo
grano grande per un Padre Nostro; sui tre grani piccoli si recitano
tre Ave Maria per chiedere alla Trinità il dono delle Fede, della Speranza
e della Carità; sul grano grosso il Gloria, il primo mistero,
una pausa di meditazione, e quindi si recita un Padre Nostro, poi
dieci Ave Maria (una per ogni grano piccolo), e quindi un Gloria con
il mistero successivo: La struttura si ripete fino a completare la corona,
meditando in totale 5 misteri. Su invito della Vergine a Fatima,
ogni mistero è preceduto dall’invocazione: Gesù mio, perdona le nostre
colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le
anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia. La recita
si conclude con la Salve Regina e le Litanie Lauretane, chiamate
così perchè nate nel santuario di Loreto e diffuse dai pellegrini che
ritornavano da quel luogo.

L’Ave Maria
Quando dico Ave Maria, il Cielo esulta, la terra si riempie di stupore.
Quando dico Ave Maria, Satana fugge, trema l’inferno.
Quando dico Ave Maria, il mondo perde valore,
il cuore si strugge di Amore per Dio.
Quando dico Ave Maria, sparisce l’accidia, ogni istinto si placa.
Quando dico Ave Maria, sparisce la tristezza, il cuore si riempie di gioia.
Quando dico Ave Maria, si accresce la devozione,
inizia il pentimento dei peccati.
Quando dico Ave Maria, il cuore è colmo di speranza e di consolazione.
Quando dico Ave Maria, l’anima è forte e ricolma di Amor di Dio.
Beato Alano della Rupe, Il Salterio di Gesù e di Maria, il Santissimo Rosario, libro IV

Si recita il Santo Rosario nei seguenti punti:
☺ Fam. Vettorello, via Selvatico 3, ore 18.30;
☺ Fam. Perocco Giovanni, via Cendon n. 48, ore 20.30;
☺ Casa Anziani, viale della Libertà, ore 17.00;
☺ Chiesa Madonna della Salute, ore 20.30;
☺ Condominio Pilotto 1, via Lanzaghe 14, ore 19.00;
☺ Fam. Cendron Guido, via Cendon n. 40/A, ore 20.30;
☺ Capitello Madonna del Carmine, Via Massolini, ore 20.30

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