IL ROSARIO NEL PENSIERO DI GIOVANNI PAOLO II

E’ rimasto nel ricordo di molti come il papa dalla marcata spiritualità mariana,
del Totus Tuus e della rinnovata consacrazione al Cuore Immacolato; colui
che nella Madre di Dio ha visto il filo conduttore di tutta la sua esistenza umana
e missione pastorale. Proclamerà un Anno Mariano e L’Anno del Rosario,
preceduto dalla Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae.
Papa Wojtyla propone il Rosario come via di crescita umana e spirituale; in
esso il credente, mentre contempla con Maria i misteri del Salvatore, medita
anche il grande mistero della sua esistenza umana, il mistero della persona viene
illuminato dal mistero di Cristo. Il fedele, contemplando la nascita del Salvatore,
impara la sacralità della vita; guardando alla casa di Nazaret apprende
la verità originaria sulla famiglia secondo il disegno di Dio; ascoltando il
Maestro nella vita pubblica attinge la luce per entrare nel Regno di Dio e, seguendolo
sulla via del Calvario, impara il senso del dolore salvifico. Infine,
contemplando Cristo e sua Madre nella gloria, si vede il traguardo a cui ciascuno
di noi è chiamato se si lascia sanare e trasfigurare dallo Spirito Santo.
Si può dire così che ciascun mistero del Rosario, se ben meditato, getta luce
sul mistero dell’uomo. Invitando i fedeli ad accostarsi al Rosario, ogni pontefice
parte dalla propria esperienza e devozione personale: confida come fin dalla
sua infanzia sia affezionato alla sua recita, quanto esso abbia influito sulla
propria vocazione, le attese affidate a questa preghiera e le consolazioni da
essa ricevute.
Maria, Madre di Dio e della Chiesa, nostra sorella nel cammino di fede, è presentata
da Giovanni Paolo II come eccellente modello di orante e contemplativa.
Il popolo cristiano, da Lei guidato, si abitua a ricordare gli eventi di salvezza
operati da Cristo con lo sguardo e il cuore della Vergine; è sollecitato
dalla Serva del Signore a conformarsi allo stile della vita del Maestro per eccellenza;
è sostenuto dall’intercessione materna di Maria a supplicare Cristo;
infine, dopo aver meditato il Mistero della nostra salvezza, con Maria ne diviene
apostolo e testimone. L’opera svolta dagli ultimi pontefici a favore del Rosario
è stata quella di rivalutarne la dimensione trinitaria: Maria appare come di
mediazione tra Dio e il mondo; tra Cristo e Chiesa; tra i Santi del Cielo, di cui
ne è la primizia, e i peccatori della terra. Lo stesso Spirito che l’ha riempita di
Grazia ci permette di rivolgerci al Padre, attraverso il Figlio, condotti da Colei
che ci è Madre e sorella.

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